Il 15 maggio 2022 era l’Overshoot Day dell’Italia, il giorno del debito ecologico, nel quale, se tutti gli esseri umani avessero lo stile di vita di un italiano medio, le risorse naturali che il pianeta riesce a produrre in un anno sarebbero state interamente consumate. Da quella data stiamo consumando più risorse di quanto la Terra ne possa rigenerare in 365 giorni, indebitandoci per quelle dell’anno successivo.
Abbiamo poco tempo per trasformare il sistema alimentare attuale in uno a base vegetale. I governi devono agire per avviare una transizione del sistema alimentare attuale e farlo in fretta, entro il 2030. Questo non è solo possibile ma anche necessario e urgente.
Parlando direttamente alle nuove generazioni, che saranno le più coinvolte nei disastri futuri, puntiamo a smuovere il 3,5% della popolazione per attuare il cambiamento verso un mondo più etico e sostenibile.
Noi attivistɜ di Animal Rebellion Italia siamo scesɜ in piazza per denunciare la grave situazione che si cela dietro l’industria zootecnica, un settore che sale sul podio dei più climalteranti, oltre che tra i più crudeli.
Palermo, Bari, Napoli, Roma, Catania, Trento, Trieste, Firenze, Milano, Brescia, Padova sono le altre città in cui si è svolta l’azione coordinata per l’#Overshootday italiano.
Vogliamo condividere con voi alcune parole di Alice, 18 anni, da Palermo:
«Durante l’azione abbiamo parlato con svariate persone tra cui una coppia di persone vegane che si è fermata a parlare con noi, dicendoci: “non avete speranza”.
Ogni grande rivoluzione avvenuta nel lungo periodo, è avvenuta prendendo spazi, è avvenuta attraverso i corpi e le voci di chi ha avuto la possibilità e la volontà di rompere con il vecchio. Cambiare il nostro sistema alimentare, economico e sociale non è solo possibile, ma necessario, e per farlo bisogna diventare massa, unirci.
Una delle più grandi lezioni di resistenza penso che ce la diano proprio gli animali non-umani…
R-esistiamo, Esisti-amo, Amiamo, facciamolo con loro e per loro.»
Lotta dura con la verdura!
Queste sono le parole di Tayri subito dopo aver svolto l’azione il 14 maggio all’uscita della scuola:
«Questa è stata la mia prima azione organizzata, è stata veramente un’esperienza bellissima e significante. Durante l’intero arco di tempo dietro di me stavano due ragazzз (una di loro mi ha anche chiesto di potermi fotografare). Alla fine ho chiesto loro il motivo per cui fossero state vicine a me e mi hanno detto che stavano lì per me.
Una solidarietà tra sconosciutз creatasi spontaneamente. Unico!»
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