Il dolore degli altri è dolore a metà?

Si stima che l’attuale modello economico e produttivo svuoterà gli oceani dai pesci entro il 2048.

Una perdita immane e vertiginosa che metterà a rischio la sopravvivenza anche della nostra specie: i mari e gli oceani infatti costituiscono l’habitat più esteso del nostro pianeta, producendo il 50% dell’ossigeno che respiriamo e assorbendo il 30% dell’anidride carbonica.

Se questo ecosistema dovesse collassare a causa dell’attuale sistema alimentare, gli effetti saranno violenti e irreversibili.

Per questo Animal Rebellion utilizza l’azione dietta nonviolenta per fare pressione affinché si passi a un sistema alimentare a base vegetale. Questo cambiamento sarà necessario per fermare l’estinzione di massa, alleviare i gravi effetti che l’attuale sistema di produzione ha sulla crisi climatica e ottenere giustizia per gli animali.

A Venezia, alle Zattere di San Basilio, Animal Rebellion ha portato negli spazi comuni le Blue Rebels, figure che simboleggiano la vita che pullula negli oceani, decimata ad un ritmo allarmante, minacciata dallo sfruttamento delle acque, dalla distruzione degli ecosistemi, dall’inquinamento e dall’innalzamento delle temperature.

Non ci può essere giustizia climatica senza giustizia sociale ed animale.